La Piazza

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Trasporto dei leoni di ghisa dai piedistalli situati all'ingresso del viale omonimo, tra i due edifici scolastici, al monumento ai Caduti della Grande Guerra in Piazza Francesco Spirito,attuale Piazza della Repubblica,anni 1923-1924
Trasporto dei leoni di ghisa dai piedistalli situati all'ingresso del viale omonimo, tra i due edifici scolastici, al monumento ai Caduti della Grande Guerra in Piazza Francesco Spirito,attuale Piazza della Repubblica,anni 1923-1924
Piazza Francesco Spirito, attuale Piazza della Repubblica, con luminarie e palco per la festa patronale di San Vito
Piazza Francesco Spirito, attuale Piazza della Repubblica, con luminarie e palco per la festa patronale di San Vito
Vecchia fontana in ghisa in Piazza della Repubblica
Vecchia fontana in ghisa in Piazza della Repubblica
Passeggiata in Piazza Francesco Spirito, attuale Piazza della Repubblica, in un giorno di festa. Sullo sfondo i monti Alburni
Passeggiata in Piazza Francesco Spirito, attuale Piazza della Repubblica, in un giorno di festa. Sullo sfondo i monti Alburni
Piazza Francesco Spirito, attuale piazza della Repubblica, e sullo sfondo il campanile di San Rocco. Riproduzione di cartolina
Piazza Francesco Spirito, attuale piazza della Repubblica, e sullo sfondo il campanile di San Rocco. Riproduzione di cartolina
Piazza Francesco Spirito, attuale piazza della Repubblica, con addobbi e bancarelle per la festa patronale di San Vito
Piazza Francesco Spirito, attuale piazza della Repubblica, con addobbi e bancarelle per la festa patronale di San Vito

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La Piazza

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Come definire la Piazza di Eboli? Un luogo di incontro, di passeggiate, di mercato, della fiera campionaria? Il posto dove i ragazzi che uscivano da scuola si ritrovavano, prima di tornare a casa, passeggiando e ascoltando i dischi che Edmondo Vignola puntualmente trasmetteva? Luogo di memorie personali e storiche, racchiude l’anima di questa città. Costruita nella seconda metà dell’ottocento, nel corso degli anni ha subito delle trasformazioni inevitabili, ma le foto ci raccontano il suo passato e la sua importanza per gli ebolitani. La fontana, i leoni, il monumento ai caduti della grande guerra sono stati punti di riferimento per generazioni di ebolitani. Dire ‘A fora a Porta, significava dire “in piazza”. La Porta, lo sapete, e quella di santa Caterina, una delle 5 che chiudevano il perimetro della mura della città vecchia. ‘A fora a porta non è solo la definizione di un luogo: indica il luogo stesso, il posto in cui si davano appuntamento i giovani per incontrarsi; gli anziani per ritrovarsi con gli amici; le mamme per portare i bambini a sgambettare fuori dal traffico cittadino. La Piazza è stata il punto di aggregazione sociale ad affettivo di Eboli e ci auguriamo che ritorni ad esserlo.

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