San Nicola de Schola Graeca

6 Schede
Il Portale della Chiesa di San Nicola de Schola Graeca
Il Portale della Chiesa di San Nicola de Schola Graeca
Celebrazione di un matrimonio nella chiesa di San Nicola
Celebrazione di un matrimonio nella chiesa di San Nicola
Chiesa di San Nicola vista con effetto ottico
Chiesa di San Nicola vista con effetto ottico
Campanile San Nicola Schola Graeca con le insegne nobiliari delle  famiglie Troiano e  Carafa
Campanile San Nicola Schola Graeca con le insegne nobiliari delle famiglie Troiano e Carafa
Chiesa di San Nicola Scola Greca. Portale
Chiesa di San Nicola Scola Greca. Portale
(Piazzetta San Nicola)
(Piazzetta San Nicola)

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San Nicola de Schola Graeca

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La chiesa è situata ai margini del centro storico, al termine di una cortina edilizia che si sviluppa lungo Via Guglielmo Vacca. Costruita nel periodo normanno, nel XII secolo, la chiesa fu chiama prima San Nicola de Ponte in quanto esisteva nelle vicinanze un ponte sul torrente Tufara o Paradiso. Più tardi fu denominata San Nicola de Graecis, perché alcuni monaci basiliano greci, spinti dalla persecuzione islamica del X secolo, si stabilirono in Eboli, fondando una scuola per l’insegnamento della lingua greca e, solo successivamente, prese il nome di San Nicola de Schola Graeca. Alla chiesa, a unica navata, si accede tramite un portale in pietra con bassorilievi del XII secolo. All’interno sono conservate opere di pregevole fattura come il dipinto su tela raffigurante San Gaetano de Thiene del XVIII secolo, di autore ignoto ( primo altare a sinistra ); “Educazione di Maria Vergine” del XVIII secolo, di autore ignoto ( primo altare a destra), acquasantiere in marmi policromi, scolpite nel 1751, (copie delle originali trafugate nel post-terremoto), e un organo, impiallicciato, su cui vi è incisa l’insegna nobiliare di una famiglia Ebolitana che donò probabilmente lo strumento alla chiesa. Nella sagrestia sono conservate altre opere di cui la più interessante è il dipinto su tela raffigurante “Santa Teresa Davila”, del XVII secolo, di autore ignoto. Sul campanile si possono ammirare le insegne nobiliari delle famiglie Carafa e De Troiano.

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