Descrizione
Salerno e la sua provincia restano ai margini della guerra ino all’estate del ’43 quando i bombardieri alleati lasciano cadere i primi carichi su Salerno. Era il 21 giugno. Poiché una grande operazione di sbarco era stata prevista sulle coste da Agropoli a Maiori, il nostro golfo diventa il perno della strategia alleata nel mediterraneo. Per questo fin dai giorni precedenti lo sbarco i bombardieri alleati iniziano una attività di fuoco, tesa ad interrompere le principali vie di comunicazione.
Per questo alcuni paesi della piana, Capaccio, Altavilla, Battipaglia, Eboli, ebbero i danni più gravi dalle incursioni aeree. Il 26 luglio fu distrutto il mercato coperto, nei pressi di via Matteo Ripa. Il 4 agosto ci fu un massiccio lancio di bombe sul centro storico che fu distrutto in buona parte: San Francesco, porta Dogana, piazza Pendino furono danneggiate in modo irreversibile. L’8, il 9, il 13 e il 14 settembre ci furono altri lanci di bombe. L’allora sindaco di Eboli, Francesco Romano Cesareo, relazionò che le vittime civili ebolitane furono 175 e che il 74% il totale degli immobili fu reso inagibile o inabitabile dai bombardamenti alleati.